L’esplosione di supernova segna la morte astronomica di una stella ma anche la nascita di una nuova entità , una nebulosa chiamata “resto di supernova”. Studiare le caratteristiche fisiche di queste nebulose permette di ricostruire l’evento che lo ha generato e di risalire alle proprietà della stella esplosa. All’interno di alcuni resti si supernova sono identificabili delle Pulsar.
L’evoluzione del materiale eiettato nello spazio, cioè del resto di supernova ,attraversa fasi simili. A causa dell’esplosione , le regioni più interne si fanno via via sempre più rarefatte , mentre il guscio più esterno interagisce lo spazio interstellare circostante , raccogliendo gas e aumentando di densità. L’esplosione del guscio esterno procede a velocità costante : esplosione libera. Dopo circa 200 anni , quando il guscio esterno si è espanso fino a distanze di qualche parsec , la quantità di materiale interstellare raccolta è tale da iniziare a frenare l’espansione. Si forma così un fronte d’urto tra il mezzo interstellare e il guscio in espansione. La pressione e la densità diventano tali da innalzare la temperatura dei gas nebulari provocando la ionizzazione degli atomi. L’espansione entra successivamente in una seconda fase ( espansione adiabatica ) che dura circa un migliaio di anni. Segue poi la fase radiattiva , che dura circa 100 000 anni , durante la quale viene irradiata tutta l’energia. Col passare del tempo , i resti di supernova diventano invisibili a causa della rarefazione.
Classificazione
I resti di supernova a guscio sono i più giovani : hanno forma quasi circolare , che ricorda le prima fasi di espansione radiale del materiale nebulare, con maggiore concentrazioneai bordi. I cosiddetti plerioni sono resti di supernova giovani che , come la nebulosa Granchio , sono associati a pulsar. Nei resti irregolari , infine , la morfologia del guscio è stata largamente modificata dell’interazione con il mezzo interstellare e dalla presenza di nubi molecolari.
L’evoluzione del materiale eiettato nello spazio, cioè del resto di supernova ,attraversa fasi simili. A causa dell’esplosione , le regioni più interne si fanno via via sempre più rarefatte , mentre il guscio più esterno interagisce lo spazio interstellare circostante , raccogliendo gas e aumentando di densità. L’esplosione del guscio esterno procede a velocità costante : esplosione libera. Dopo circa 200 anni , quando il guscio esterno si è espanso fino a distanze di qualche parsec , la quantità di materiale interstellare raccolta è tale da iniziare a frenare l’espansione. Si forma così un fronte d’urto tra il mezzo interstellare e il guscio in espansione. La pressione e la densità diventano tali da innalzare la temperatura dei gas nebulari provocando la ionizzazione degli atomi. L’espansione entra successivamente in una seconda fase ( espansione adiabatica ) che dura circa un migliaio di anni. Segue poi la fase radiattiva , che dura circa 100 000 anni , durante la quale viene irradiata tutta l’energia. Col passare del tempo , i resti di supernova diventano invisibili a causa della rarefazione.
Classificazione
I resti di supernova a guscio sono i più giovani : hanno forma quasi circolare , che ricorda le prima fasi di espansione radiale del materiale nebulare, con maggiore concentrazioneai bordi. I cosiddetti plerioni sono resti di supernova giovani che , come la nebulosa Granchio , sono associati a pulsar. Nei resti irregolari , infine , la morfologia del guscio è stata largamente modificata dell’interazione con il mezzo interstellare e dalla presenza di nubi molecolari.
M1, classico esempio di Resto di Supernova
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