Il fuoco in ottica è il punto in cui viene concentrata la luce , parallela all'asse ottico , di una lente od uno specchio e quindi contrare la luce in un unico punto.
L'occhio come gli strumenti ottici(telescopi , macchine fotografiche ,ecc.) untilizza una o più lenti o specchi per concentrare la luce, in modo da ottenere un'immagine chiara.E proprio perchè l'immagine sia chiara occore che l'occhio o la macchina fotografica si trovino nel punto esatto dove i raggi luminosi concentrati dalla lente convergono.Solo a questo punto avremo un'mmagine nitida e a fuoco , mentre se così non è l'immagine sarà fuori fuoco o sfuocata.
Nell'occhio umano la luce passa attraverso la pupilla e il cristallino che modificando il suo spessore e forma metta a fuoco l'immagine sulla retina.
Nelle macchine fotografiche si ottiene la regolazione mettendo mano all'obbiettivo con le sue regolazioni .
Nei telescopi a differenza dei precendenti due casi citati non abbiamo il problema di mettere a fuoco oggetti posti a distanze diverse , anche perchè la distaza a cui sono posto le stelle è talmente ampia da potersi considerare infinita.
Il problema nei telescopi , che lavorano ad altissimi ingrandimenti, è quello di avere la massima precisione nella messa a fuoco; qui entrano in gioco la precisione di lavorazione delle lenti o specchi così come le variazioni di temperatura(la variazione termica può di fatto modificare la curvatura delle lenti o specchi).
Come abbiamo già visto estistono diversi tipi di telescopi , ogniuno col suo metodo di messa fuoco ; nei rifrattori e nei riflettori tipo Newton la messa a fuoco viene effettuata spostando il gruppo di lenti dell'oculare , mentre nei catadiottrici come ad esempio il mio C8 la regolazione avviene sullo spostamento specchio primario.Per effettuare questa regolazione ci si avvale dunque di un focheggiatori che consento lo spostamento della lente o dello specchio.

Focheggiatore e movimento di un Rifrattore

Focheggiatore e movimeto di un riflettore Newton

Movimeto dello specchio per regolare la messa a fuoco di un catadiottrico.
A volte però la prescione dei focheggiatori di serie non è sufficiente , quindi l'astrofilo si avvale di focheggiatori micrometrici o Crayford per ottenere maggiore precisione.
Focheggiatore Crayfor del mio SW Equinox 80ED
Io mi sono comprato da poco uno di questi focheggiatori proprio per aumentare la precisione non eccelsa del mio C8.
A volte, però , non è sufficiente solo la precisione per ottenere una buona messa a fuoco e si ricorre alla Maschera di Artmann , un una tappo con 2 o più fori che viene applicata davanti all'ottica.In questa maniera l'immagine non a fuoco verrà sdoppiata e si vedranno due o più stelle a seconda di quanti buchi avrà la maschera.

Apri l'immagine per vedere l'animazione del principio di funzionamento della maschera di Hartmann(immagine tratta del sito http://www.ar-dec.net/)
Sempre sul sito http://www.ar-dec.net/ ho trovato un interessante link per autoscostruirsi una di queste maschere inserendo pochi e semplici dati.
A volte, però , non è sufficiente solo la precisione per ottenere una buona messa a fuoco e si ricorre alla Maschera di Artmann , un una tappo con 2 o più fori che viene applicata davanti all'ottica.In questa maniera l'immagine non a fuoco verrà sdoppiata e si vedranno due o più stelle a seconda di quanti buchi avrà la maschera.

Apri l'immagine per vedere l'animazione del principio di funzionamento della maschera di Hartmann(immagine tratta del sito http://www.ar-dec.net/)
Sempre sul sito http://www.ar-dec.net/ ho trovato un interessante link per autoscostruirsi una di queste maschere inserendo pochi e semplici dati.
La mia Maschera di Hartmann autocostruita.
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