In questo articolo tratterò quindi un argomento che porterà tutti a fare considerazioni su quale schema ottico sia il migliore , ma la mia vuole essere solo un primo punto per spiegare a tutti come funziona un rifrattore o un riflettore ...
Inoltre nn potrei parlare dei questo argomento senza avvalermi delle perfette spiegazioni dalle quali prendo spunto in questo articolo , cioè quelle che trovare su wikipedia.com .
Ed allora andiamo ad iniziare ed allora è doveroso ricordare come Galileo Galiei fu il primo a capire come delle lenti accoppiate tra di loro potevano permettere di osservare le meraviglie del cielo , il suo era un cannocchiale che usava lenti poco lavorate ed il cui potere risolutivo era molto basso ...
Oggi i telescopi si possono dividere in due grosse categorie , i Rifrattori e i Riflettori :
- i Rifrattori sono la diretta evoluzione del modello creato da Galileo , intatti l'obbiettivo è un insieme di lenti che invia la luce raccolta ad un'altra serie di lenti che rende visibile l'immagine.
- i Riflettori invece sono lavorano per riflessione , infatti sono costituiti da specchi , uno primario che raccoglie la luce e la invia ad uno secondario che la conduce all'esterno del tubo devo verrà visualizzata.Inoltre i riflettori si prestano a varie modifiche del loro schema .
I RIFRATTORI

I rifrattori sono i primi strumenti ottici che vennero usati per l'astronomia e sono caratterizzati da un obiettivo a lenti. Sono più costosi e generalmente più ingombranti dei telescopi riflettori il cui obiettivo è costituito da uno specchio, che raccoglie il fascio di luce e lo ridirige verso l'oculare. Un vataggio dei riflettori è costituita dal fatto cha la luce raccolta nn incontra ostacoli fino all'oculare come invece avviene nei riflettori dove lo specchi secondario astruisce la luce raccolta , che in gergo viene chiamata ostruzione,riducendo così la nitidezza dell'immagine. Nei rifrattori le immagini astronomiche posseggono una grandissima nitidezza, per questa ragione essi sono generalmente preferiti dagli astrofili che osservano gli sfuggenti particolari dei pianeti, spesso poco contrastati. Tuttavia a causa degli alti costi di produzione, per un astrofilo è possibile comprare un riflettore significativamente più grande a parità di costo e quindi dotato nel complesso di maggiore potere risolutivo. Proprio a causa delle difficoltà costruttive, i telescopi ad uso amatoriale in commercio difficilmente superano il diametro di 10-15 cm. I grandi telescopi professionali sono ormai basati su specchi; il più grande rifrattore mai costruito è quello da 40 pollici (101,60 cm) costruito alla fine del XIX secolo.
I NEWTONIANI

I telescopi newtoniani prendono il nome dal loro inventore , Isaac Newton , e sono costituiti da uno specchio primario parabolico che raccoglie la luce e la invia ad uno specchio secondario piano più piccolo che indirizza la luce all'esterno del tubo dove l'osservatore vedrà visulizzata l'immagine attraverso l'oculare. La loro configurazione li rende adatti al trasporto per via del peso inferiore a quello dei rifrattori . Un loro problema è dovuto alla collimazione , cioè all'allineamento tra i vari specchi , che può essere provocato da vibrazioni o urti .
I newtoniani si prestano soprattutto per telescopi detti dobsioniani , costituita da un tubo newtoniano appoggiato su una montatura altazimutale.Questi sono telescopi generalmenti econimici perchè costituiti da montature e intubazioni essenziali ed hanno generalemente specchi primari diametrio ampio .
I CATADIOTTRICI

Altri telescopi molto diffusi fra gli astrofili sono gli Schmidt-Cassegrain e i Maksutov-Cassegrain, varianti della configurazione Cassegrain e dotati di una lastra correttrice, per via della quale sono detti catadriottici. Questi telescopi sono facili da trasportare (nei modelli più piccoli), essendo caratterizzati da un tubo ottico particolarmente corto, senza dover sacrificare la lunghezza focale. Di contro l'ostruzione del secondario è generalmente maggiore dei newtoniani e la maggiore complessità li rende solitamente più costosi. Nonostante ciò, i Maksutov si distinguono ugualmente per una buona nitidezza e offrono buone prestazioni per l'osservazione planetaria.
Questi telescopi sono generalmente adatti per l'astrofotografia.
La costruzione di una lastra correttrice nei telescopi professionali più grandi è meno conveniente, perciò adottano configurazioni non catadriottiche Cassegrain o Ritchey-Chrétien.
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