lunedì 11 ottobre 2010

Meade ED APO127 Vs SW ED120 Black Diamond

Nel corso degli anni ho spesso sentito comparare tanti strumenti l’uno all’altro .
Molto spesso queste comparazioni avvenivano a distanza , cioè non nella stessa serata così da avere condizioni uguali , perché come tutti noi astrofili sappiamo bene , il cielo è l’elemento fondamentale.
Ho avuto l’occasione quindi di confrontare due strumenti molto interessanti , si tratta di due rifrattori , il primo uno Skywatcher ED120 Black Diamond e l’altro un Meade Apo 127 serie 5000.

Lo strumento di produzione Skywatcher viene venduto con una bella valigia in alluminio avvolti nella gommapiuma sagomata trovano spazio il tubo, un diagonale dielettrico SW , il cercatore 9x50 e un oculare LET 28 mm da 2 pollici. La cella dello strumento è composta da un doppietto con vetri Shott ed ha una lunghezza focale di 900 millimetri . Lo strumento ha di serie un focheggiatore Crayford da 2 pollici con riduzione 1/ 11 . Guardando le lenti si nota subito il colore verde del trattamento antiriflesso , l’interno del tubo è ben opacizzato e sono presenti 3 diaframmi che hanno lo scopo di diminuire riflessioni interne. Gli anelli che tengono il tubo sono ben realizzati e di serie lo strumento viene fornita con una barra tipo Vixen.
Lo strumento Meade è contenuto in una valigetta di alluminio molto bella e ben realizzata anche qui la gommapiuma ben sagomata trattiene tubo , cercatore e un diagonale Meade dielettrico serie 5000 . La cella di questo Meade è un tripletto di lenti FDC1 ED con una lunghezza focale di 952 millimetri. Il focheggiatore è un Crayford da 2 pollici con riduzione 1/10 di ottima costruzione e riporta una scala con i centimetri di escursione , per un massimo di 11 cm. Cosa molto interessante nel Meade è il paraluce che può essere retratto per compattare il tubo durante il trasporto . Le finiture sono di ottimo livello con la possibilità di ruotare il cercatore ( fornito con reticolo illuminato) grazie alla ghiera su cui è fissato che può ruotare e posizionarlo così nel punto in cui è più comodo . Altra cosa molto utile è la maniglia che permette di maneggiare il tubo in modo appropriato ed è fissata a degli ottimi anelli, di serie è presente una barra vixen.
Ho provato i due telescopi insieme ad amico molto esperto ed abbiamo deciso di montare i due tubi in parallelo su una montatura altazimutale , la Skywatcher AZ-HD che ci ha permesso così di provare per bene le capacità dei due strumenti.

Dopo la naturale attesa per far acclimatare gli strumenti abbiamo puntato la doppia Castore per verificare la collimazione e la separazione delle stelle con circa 100 ingrandimenti. La collimazione è risultata subito ottima in entrambe gli strumenti , la separazione avveniva in modo netto e le stelle risultavano perfettamente puntiformi La visione era leggermente a vantaggio del Meade che dava immagini un po’ più luminose e leggermente più incise.
Il secondo oggetto puntato è stata la luna , ormai al primo quarto . Abbiamo provato la messa a fuoco ed abbiamo notato come con entrambi gli strumenti la operazione fosse molto precisa e fluida . L’immagine era ottima in egual misura e con oculare Pentax XL da 21 mm abbiamo provato a vedere se ci fosse dell’aberrazione cromatica . Nel Meade l’immagine è risultata assente da cromatismo , mentre nello Skywatcher si notava leggermente la presenza di leggeri riflessi blu e gialli . Questa aberrazione però non è tale da disturbare le osservazioni .
Abbiamo poi fatto una prova su come si comportassero gli strumenti spostando il punto di osservazione verso il bordo dello strumento per vedere se c’erano differenze di messe a fuoco . Nello Skywatcher allontanandosi dal centro si notava un leggero fuori fuoco , mentre nel Meade questo non accadeva, segno di un’ottima realizzazione .

A sorpresa mentre facevamo questa prova nel Meade ci siamo accordi di una piccola stellina che risplendeva bella luminosa a poca distanza dalla Luna . Abbiamo subito guardato nello SW e ci siamo accorti di come la stella era si presente , ma la sensazione era quella che se non l’avessimo vista nel Meade ci sarebbe sfuggita, L’oggetto successivo è stato Saturno che con entrambi gli strumenti è risultato ottimo , ma con un leggero vantaggio sempre il Meade che mostrava bene alcuni dei suoi satelliti.
Abbiamo fatto anche prove sul cielo profondo puntando il bellissimo ammasso globulare di Ercole , M13. In entrambe gli strumenti l’ammasso risultava evidente e ben si percepiva la sua forma con in vantaggio sempre il Meade che dava un’immagine leggermente più luminosa e contrastata .

Conclusioni
In definitiva il giudizio su questi due strumenti è più che positivo , il rifrattore Meade è leggermente superiore la concorrente Skywatcher , che però detiene ancora il miglior rapporto prestazioni/prezzo .La scelta tra uno e l’altro deve essere quindi valutata nel generale della dotazione e delle finiture .
Si ringrazia la Staroptics per aver messo a disposizione i due strumenti per questo test.
Luca Malavolta
www.astrofedrotto.com

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